Interfaccia uomo-macchina (HMI): design e best practice

L’evoluzione delle interfacce uomo macchina, anche conosciute come Human-Machine Interface o HMI, segue di pari passo la trasformazione dell’industria, nei contesti applicativi e dei sistemi di controllo. Dalle realtà più complesse alle PMI attive nei settori più trasversali, tali interfacce sono una presenza sempre più costante e, spesso, parte indispensabile dell’operatività.

Le possibilità di interazione che offrono agli utilizzatori, ormai altamente efficienti e ampie, rendono necessaria una progettazione sempre più competente sia dei pannelli HMI, sia dei case meccanici chiamati a contenere e proteggere queste raffinate tecnologie.

Il team elmec è attivo nel campo delle interfacce uomo macchina e si impegna a garantire agli utilizzatori dei suoi dispositivi il massimo della funzionalità e della produttività seguendo le migliori best practices nel design di ogni dettaglio.

HMI interface design: come progettarle in modo funzionale?

Nei reparti elmec ideiamo e realizziamo frame per l’HMI che trovano applicazione in contesti industriali molto diversi tra loro. La profonda conoscenza del ruolo di tali pannelli e un’esperienza accumulata in comparti eterogenei ci consente di pensare i case per le interfacce in maniera efficace e performante, seguendo alcuni accorgimenti essenziali quando ci si muove nel mondo delle Human Machine Interface.

Ergonomia e usabilità

È sempre più vivo nel settore HMI l’interesse per il design di tali prodotti, che riflette una crescente consapevolezza circa l’ergonomia, l’usabilità e l’accessibilità. La facilità d’utilizzo e la sicurezza degli operatori sono, ovviamente, al primo posto per chi disegna pannelli di interazione uomo-macchina e, in tal senso, il minimalismo e la semplicità sono punti chiave per chi si occupa di design.

A essere coinvolti in questo trend sono sia i case esterni delle HMI, sia gli elementi e le grafiche funzionali all’interazione: una user experience ben strutturata, infatti, minimizza le possibilità di errore e massimizza la produttività del lavoro.

Per quanto riguarda le architetture fisiche dei device destinati all’HMI, viene oggi messa al primo posto la facilità di interazione per gli operatori, i quali dovrebbe sempre poter beneficiare di movimenti naturali e pratici, controlli a portata di mano, accessibilità semplificata a ogni funzione, minima confusione e ottima efficienza. Inoltre, spesso ai device meccanici destinati all’HMI è richiesto di integrarsi con sistemi già esistenti, tenendo conto delle loro forme, dimensioni, design e funzioni.

La stessa spinta verso la chiarezza e lo stile minimal è utilizzata anche nei software e nei pannelli di comando delle interfacce, che puntano sull’intuitività, sulla leggibilità, sulla semplicità di icone, effetti, animazioni e così via.

La progettazione responsiva

Anche nel comparto industriale i device mobili sono sempre più diffusi e spesso i pannelli HMI sono destinati ad adattarsi flessibilmente a più tipologie di schermi, dalle dimensioni più varie. La stessa flessibilità è richiesta, di conseguenza, anche ai device meccanici per l’elettronica, la cui progettazione deve essere in grado di assicurare la medesima efficienza, sia sui classici monitor a bordo macchina, sia su eventuali dispositivi portatili. Layout malleabili e design scalabile sono elementi fondamentali.

Gestione smart della sicurezza

All’interno di industrie e reparti produttivi ogni singolo elemento deve essere progettato con in mente un unico obiettivo: la massima sicurezza dei professionisti che li utilizzeranno. Ogni HMI deve dare modo agli operatori di rispondere con tempestività a emergenze, malfunzionamenti e anomalie, sia lato software, sia lato design e strutture fisiche. Un design ben studiato deve poter essere di supporto anche a questa esigenza, senza mai intralciare la corretta implementazione delle procedure di sicurezza.

I materiali più idonei agli ambienti di lavoro

Spesso i pannelli HMI sono posti all’interno di ambienti di lavoro particolarmente sfidanti: infatti, l’umidità, agenti chimici o atmosferici aggressivi possono essere un concreto problema per la durata e il corretto funzionamento delle interfacce.

Selezionare il materiale costruttivo più adatto per la realizzazione dei case che proteggono e valorizzano l’elettronica è un passaggio indispensabile, per ottenere sistemi HMI concretamente adatti alle condizioni d’uso del prodotto finale. Sempre rispettando i requisiti del progetto a livello di design, budget e funzionalità.
Sfruttare i feedback degli utilizzatori

Il miglior modo per progettare interfacce uomo macchina perfette per il loro utilizzo quotidiano è quello di coinvolgere direttamente gli operatori nel processo di progettazione e miglioramento dei sistemi HMI. In questo modo le loro necessità possono essere integrate nei pannelli e nei dispositivi meccanici che li contengono, facendo sì che l’esperienza utente venga ottimizzata con costanza nel tempo. Per questo la squadra elmec si impegna a mantenere una relazione bidirezionale con ogni cliente e raccogliere opinioni e feedback che possano confluire nella nostra esperienza.

Requisiti e progettazione delle interfacce HMI

Sono numerosi i casi studio elmec nel campo dell’HMI e uno dei più interessanti è senza dubbio quello relativo alla progettazione di un modulo HMI con display touch capacitivo, dedicato alla gestione e al controllo della finitura e tintura dei filati su macchinari tessili del cliente EUTRON SPA.

Il prodotto era inserito in un più ampio processo di revamping industriale sugli impianti meccanotessili del cliente e andava, quindi, a ripensare un sistema HMI già esistente. La tenuta richiesta contro polveri e liquidi era di grado IP67, mentre la struttura del device doveva garantirne la piena compatibilità con gli spazi già predisposti e mantenerne un’ottima accessibilità.

Per raggiungere tali finalità ci siamo avvalsi dell’utilizzo di:

  • 5 diversi materiali (alluminio, alluminio pre-ossidato, ferro pre-zincato, inox e ottone);
  • lavorazioni core interne ai nostri reparti (punzonatura, fresatura, imbutitura da stampo, montaggio e applicazione inserti a pressione, piegatura, satinatura, torneria, saldatura, lavaggio industriale, taglio laser);
  • tecnologie attinte dal nostro affidabile network di partners (ovvero ossidazione, serigrafia, taglio laser 3D, torneria e costruzione stampi).

Nella sezione case studies trovi un approfondimento dedicato proprio a questa interfaccia, che può aiutarti a capire più a fondo il processo che utilizziamo per studiare, progettare e realizzare i tuoi progetti.

Interfaccia uomo macchina: l’esperienza elmec

L’esperienza trasversale in molteplici settori che ci consente di prenderci carico senza difficoltà della realizzazione di dispositivi meccanici anche molto diversi tra loro. È la nostra idea che la meccanica debba essere a completo servizio dell’elettronica a consentirci di diventare alleati preziosi per i nostri clienti.

Ad affiancare le nostre capacità tecniche ci sono la responsabilità, l’etica professionale e la convinzione di voler diventare veri partners per ogni azienda che si rivolge a noi, senza limitarci al ruolo di “fornitori di carpenteria”. Inoltre, le sinergie tra le skills dei nostri tecnici conducono a soluzioni sempre personalizzate e originali, ottenute anche attingendo a un ecosistema consolidato di collaboratori esterni che selezioniamo per qualità e affidabilità.

Il nostro metodo di lavoro è interamente costruito attorno alle necessità del cliente e, inoltre, ogni nostra decisione aziendale è orientata all’ottenimento della massima sostenibilità, intesa sia dal punto di vista ambientale, che economico e sociale: il nostro legame con il territorio che ci ospita e con il tessuto industriale non solo di Bergamo, ma dell’intero nord Italia ci consente di comprendere a fondo le esigenze delle imprese e di offrire un valore aggiunto fondamentale per il raggiungimento di risultati condivisi.

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