Nella nostra vita quotidiana siamo costantemente circondati da oggetti realizzati in alluminio (lattine, portachiavi, infissi, tappi, complementi d’arredo e molto altro) e nell’industria questo materiale è particolarmente apprezzato per le sue caratteristiche di efficienza. Si tratta infatti di un componente estremamente leggero, resistente alle aggressioni esterne, alle alte temperature e all’usura, che ha un’elevata conducibilità, è atossico e facilmente lavorabile.
Ti sei mai chiesto però da dove deriva esattamente l’alluminio e di cosa è fatto? In natura sono presenti grandi quantità di questa materia prima, ma non allo stato puro: è contenuta infatti sotto forma di ossido (allumina) all’interno di numerosi minerali, tra cui la bauxite. Le cave a cielo aperto di colore rossastro che spesso si trovano sul territorio sono proprio punti di estrazione della bauxite, che entrerà nei processi di produzione dell’alluminio detto “primario”.
L’estrazione di questo metallo prevede l’impiego dell’elettrolisi per scindere l’atomo di alluminio dall’ossigeno; un procedimento che comporta l’uso di ingenti quantità di energia e un impatto ambientale non indifferente. Si calcola che per ottenere una tonnellata di alluminio siano necessari circa 14.000 kWh di elettricità solamente per la gestione della parte elettrolitica, senza considerare i costi energetici della logistica, dello smaltimento degli scarti, dell’abbattimento delle sostanze nocive emesse in atmosfera e della gestione degli impianti di lavorazione.
Esiste, però, una via molto più green per ottenere l’alluminio, ovvero quella del riciclo. L’alluminio detto “secondario” è proprio il risultato dei processi di riciclo degli oggetti realizzati in alluminio, una procedura che richiede all’incirca il 5% dell’energia usata per ottenere alluminio primario.
Grazie alle peculiarità eccellenti della materia prima di partenza, l’alluminio riciclato mantiene elevati standard di qualità e può essere utilizzato in ogni tipologia di lavorazione, contribuendo a ridurre drasticamente l’impatto ambientale delle produzioni industriali sull’ecosistema.
È per questo che l’80% dell’alluminio lavorato da elmec è riciclato, con delle performance garantite e pari alla materia prima nuova. Un tassello in più aggiunto agli sforzi che compiamo per perseguire l’efficientamento dei nostri impianti e della nostra attività, che si unisce alle altre iniziative di sostenibilità che portiamo avanti con convinzione.
Illuminazione a LED, colonnine di ricarica elettriche, borracce riutilizzabili in dotazione ai dipendenti, processi smart per il recupero degli scarti e un impianto fotovoltaico da 20 kW sono solo alcune delle nostre promesse verso l’ambiente.